Il segno più caratteristico dell’uso di steroidi anabolizzanti è un rapido incremento della massa muscolare. La velocità e l’estensione dell’incremento sono direttamente correlate alle dosi assunte. I pazienti che assumono dosi fisiologiche hanno un lento e spesso impercettibile accrescimento; coloro che assumono megadosaggi possono incrementare la massa corporea magra di diversi pounds al mese. Si verifica un aumento delle energie e della libido (negli uomini), ma tali effetti sono più difficili da quantizzare. Gli anabolizzanti talvolta sono presi non per curare una malattia ma per aumentare la massa muscolare e migliorare le prestazioni atletiche e sportive (doping).
In secondo luogo possono determinare l’insorgenza di lesioni cutanee, lo sviluppo di debolezza muscolare oltre a cambiamenti di umore. Circa l’80% di prednisone viene convertito a prednisolone, che ne rappresenta il metabolita attivo, grazie al metabolismo di primo passaggio epatico. Il cortisolo, principale glucocorticoide naturale, è provvisto sia di effetti sul metabolismo glicidico ed elettrolitico sia di attività antinfiammatoria, ed è il termine di paragone per l’attività dei glucocorticoidi sintetici. Le modificazioni chimiche sulla molecola del cortisolo hanno prodotto composti di sintesi con elevata attività antinfiammatoria e trascurabile azione mineralcorticoide. D’altra parte non è ancora stato possibile separare l’azione antinfiammatoria dagli effetti sul metabolismo dei carboidrati, lipidi e proteine, (responsabile dei principali effetti avversi) probabilmente perchè mediati dallo stesso recettore. Ne conviene quindi come i glucocorticoidi di sintesi più potenti come antinfiammatori saranno anche quelli che causano maggiori reazioni avverse metaboliche.
Per questo motivo, sono spesso indicati anche come “antinfiammatori steroidei” – e in quanto tali distinti nella classificazione degli antinfiammatori dai Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei). Il naprossene (o naproxene) è una molecola che fa parte della famiglia dei FANS, farmaci antinfiammatori non steroidei. Eessendo metabolizzati dal fegato ed escreti dai reni, nel caso in cui la persona sia affetta da patologie epatiche o renali, l’assunzione di questi farmaci può essere alterata, o causare effetti collaterali anche gravi. Per maggiori informazioni sui singoli farmaci si può consultare la Banca Dati Farmaci dell’AIFA.
Gli anticorpi monoclonali utilizzati per il trattamento di melanomi avanzati in soggetti adulti in cui altre terapie sono state fallimentari sembrano stimolare la patogenesi di polimialgia reumatica che tende però a rispondere correttamente a una terapia di corticosteroidi (68)(69). Il forte impatto che questa tipologia di farmaco ha sul sistema muscoloscheletrico ne https://canadapharmjinn.com/fitness/colpire-con-lesercizio/ ha relegato l’uso solo a serie patologie infettive dell’età pediatrica e adulta che non rispondono alle terapie conservative (11). Il cortisolo venne isolato dalle ghiandole surrenali per la prima volta negli anni 40 e, poco dopo, ne è stato dimostrato il potente effetto anti-infiammatorio e la sua utilità come farmaco per il trattamento dell’artrite reumatoide.
Dal momento che vengono utilizzate dosi sovra-fisiologiche di anabolizzanti steroidei androgeni, la soppressione dell’ormone luteinizzante (LH) e dell’ormone follicolostimolante (FSH) a livelli inferiori al limite di rilevamento è inevitabile. Il Consiglio Sanitario Olandese ha dichiarato che gli anabolizzanti steroidei androgeni sono dannosi per la salute, tuttavia mancano dati certi su quanto effettivamente siano dannosi. L’infertilità deriva dalla mancata produzione di testosterone da parte delle cellule di Leydig, generando una insufficiente spermatogenesi. Conseguentemente anche il volume testicolare si riduce notevolmente, in quanto il 95% è occupato dai tubuli seminiferi, in tal caso in condizione di atrofia testicolare. La mancanza di libido e la disfunzione erettile sono conseguenze molto diffuse quando si entra ed esce dai cicli steroidei.
Il desametasone è un corticosteroide sintetico con un potente effetto anti-infiammatorio (fino a 2 volte quello del fluocinolone e 5 volte quello del triamcinolone). Data la natura idrosolubile della molecola, il desametasone viene somministrato per via intravitreale sotto forma di impianto a lento rilascio, al fine di evitare una troppa rapida clearance del farmaco dalla cavità vitreale. Come immunosoppressori trovano applicazione, in genere in associazione con altri immunomodulatori, nel trattamento dei tumori del sistema emopoietico (leucemie, linfomi, mielomi) e nella terapia antirigetto a seguito di trapianto d’organo o di midollo.
Ormone secreto dal pancreas, favorisce il deposito di grassi e la riduzione degli zuccheri nel sangue. I soggetti che ne fanno un uso eccessivo risulteranno più violenti e più aggressivi rispetto a chi non ne assume. Inoltre, i danni possono risultare irreversibili e difficili da poter curare anche se si smette di far uso di queste sostanze.
Sulla base dei dati scientifici pubblicati in questi mesi (Riferimenti bibliografici 1-7) abbiamo preparato una tabella che misura il rischio di contrarre COVID-1… Sia i glucocorticoidi naturali che quelli sintetici agiscono principalmente attraverso il legame con il loro recettore chiamato, appunto, recettore dei glucocorticoidi o GR. Il GR è presente in quasi tutte le cellule del nostro organismo; in presenza dei glucocorticoidi, il GR si attiva ed entra nel nucleo cellulare, dove è in grado di controllare il funzionamento dei geni aumentando (o diminuendo) la produzione delle proteine. Assegnista di ricerca presso l’Università di Perugia, Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Sezione di Farmacologia.
I partecipanti a cui è stato somministrato 20-idrossiecdisone hanno mostrato un aumento significativo delle prestazioni e dell’ipertrofia muscolare rispetto ai controlli. Il meccanismo di questi effetti sembra essere associato alla capacità del 20-idrossiecdisone di interferire con i recettori β-estrogeni. L’estratto di radice di maral e il 20-idrossiecdisone sono attualmente legali;tuttavia, il 20-idrossiecdisone è stato recentemente incluso nell’elenco di monitoraggio della WADA [ 102 ]. T è sintetizzato de novo dal colesterolo attraverso diverse trasformazioni enzimatiche in cui il deidroepiandrosterone (DHEA) 1 , l’androstenediolo 2 e l’androstenedione 3 giocano un ruolo chiave (Figura 1). T può essere soggetto a ulteriori cambiamenti strutturali che portano alla produzione di diidrotestosterone 4 o estradiolo (Figura 1).
Il diabete steroideo è una patologia frequente, che si manifesta mediamente nel 20% (range %) delle persone trattate per periodi prolungati con terapia corticosteroidea; il rischio di sviluppare diabete è circa il doppio rispetto ai non trattati. La diversa incidenza in situazioni e persone diverse è legata alla patologia di base, alle dosi, modalità e via di somministrazione della terapia, alla durata del trattamento, all’età, al sovrappeso, alla familiarità per diabete. L’impatto assistenziale del diabete steroideo è legato all’ aumento dei ricoveri a motivo di complicanze acute specifiche mentre esistono pochi dati sulle complicanze specifiche croniche del diabete steroideo, in relazione anche ai periodi generalmente non lunghi di esposizione alla malattia.
Il segno più caratteristico dell’uso di steroidi anabolizzanti è un rapido incremento della massa muscolare. La velocità e l’estensione dell’incremento sono direttamente correlate alle dosi assunte. I pazienti che assumono dosi fisiologiche hanno un lento e spesso impercettibile accrescimento; coloro che assumono megadosaggi possono incrementare la massa corporea magra di diversi pounds al mese. Si verifica un aumento delle energie e della libido (negli uomini), ma tali effetti sono più difficili da quantizzare. Gli anabolizzanti talvolta sono presi non per curare una malattia ma per aumentare la massa muscolare e migliorare le prestazioni atletiche e sportive (doping).
In secondo luogo possono determinare l’insorgenza di lesioni cutanee, lo sviluppo di debolezza muscolare oltre a cambiamenti di umore. Circa l’80% di prednisone viene convertito a prednisolone, che ne rappresenta il metabolita attivo, grazie al metabolismo di primo passaggio epatico. Il cortisolo, principale glucocorticoide naturale, è provvisto sia di effetti sul metabolismo glicidico ed elettrolitico sia di attività antinfiammatoria, ed è il termine di paragone per l’attività dei glucocorticoidi sintetici. Le modificazioni chimiche sulla molecola del cortisolo hanno prodotto composti di sintesi con elevata attività antinfiammatoria e trascurabile azione mineralcorticoide. D’altra parte non è ancora stato possibile separare l’azione antinfiammatoria dagli effetti sul metabolismo dei carboidrati, lipidi e proteine, (responsabile dei principali effetti avversi) probabilmente perchè mediati dallo stesso recettore. Ne conviene quindi come i glucocorticoidi di sintesi più potenti come antinfiammatori saranno anche quelli che causano maggiori reazioni avverse metaboliche.
Per questo motivo, sono spesso indicati anche come “antinfiammatori steroidei” – e in quanto tali distinti nella classificazione degli antinfiammatori dai Fans (farmaci antinfiammatori non steroidei). Il naprossene (o naproxene) è una molecola che fa parte della famiglia dei FANS, farmaci antinfiammatori non steroidei. Eessendo metabolizzati dal fegato ed escreti dai reni, nel caso in cui la persona sia affetta da patologie epatiche o renali, l’assunzione di questi farmaci può essere alterata, o causare effetti collaterali anche gravi. Per maggiori informazioni sui singoli farmaci si può consultare la Banca Dati Farmaci dell’AIFA.
Gli anticorpi monoclonali utilizzati per il trattamento di melanomi avanzati in soggetti adulti in cui altre terapie sono state fallimentari sembrano stimolare la patogenesi di polimialgia reumatica che tende però a rispondere correttamente a una terapia di corticosteroidi (68)(69). Il forte impatto che questa tipologia di farmaco ha sul sistema muscoloscheletrico ne https://canadapharmjinn.com/fitness/colpire-con-lesercizio/ ha relegato l’uso solo a serie patologie infettive dell’età pediatrica e adulta che non rispondono alle terapie conservative (11). Il cortisolo venne isolato dalle ghiandole surrenali per la prima volta negli anni 40 e, poco dopo, ne è stato dimostrato il potente effetto anti-infiammatorio e la sua utilità come farmaco per il trattamento dell’artrite reumatoide.
Dal momento che vengono utilizzate dosi sovra-fisiologiche di anabolizzanti steroidei androgeni, la soppressione dell’ormone luteinizzante (LH) e dell’ormone follicolostimolante (FSH) a livelli inferiori al limite di rilevamento è inevitabile. Il Consiglio Sanitario Olandese ha dichiarato che gli anabolizzanti steroidei androgeni sono dannosi per la salute, tuttavia mancano dati certi su quanto effettivamente siano dannosi. L’infertilità deriva dalla mancata produzione di testosterone da parte delle cellule di Leydig, generando una insufficiente spermatogenesi. Conseguentemente anche il volume testicolare si riduce notevolmente, in quanto il 95% è occupato dai tubuli seminiferi, in tal caso in condizione di atrofia testicolare. La mancanza di libido e la disfunzione erettile sono conseguenze molto diffuse quando si entra ed esce dai cicli steroidei.
Il desametasone è un corticosteroide sintetico con un potente effetto anti-infiammatorio (fino a 2 volte quello del fluocinolone e 5 volte quello del triamcinolone). Data la natura idrosolubile della molecola, il desametasone viene somministrato per via intravitreale sotto forma di impianto a lento rilascio, al fine di evitare una troppa rapida clearance del farmaco dalla cavità vitreale. Come immunosoppressori trovano applicazione, in genere in associazione con altri immunomodulatori, nel trattamento dei tumori del sistema emopoietico (leucemie, linfomi, mielomi) e nella terapia antirigetto a seguito di trapianto d’organo o di midollo.
Ormone secreto dal pancreas, favorisce il deposito di grassi e la riduzione degli zuccheri nel sangue. I soggetti che ne fanno un uso eccessivo risulteranno più violenti e più aggressivi rispetto a chi non ne assume. Inoltre, i danni possono risultare irreversibili e difficili da poter curare anche se si smette di far uso di queste sostanze.
Sulla base dei dati scientifici pubblicati in questi mesi (Riferimenti bibliografici 1-7) abbiamo preparato una tabella che misura il rischio di contrarre COVID-1… Sia i glucocorticoidi naturali che quelli sintetici agiscono principalmente attraverso il legame con il loro recettore chiamato, appunto, recettore dei glucocorticoidi o GR. Il GR è presente in quasi tutte le cellule del nostro organismo; in presenza dei glucocorticoidi, il GR si attiva ed entra nel nucleo cellulare, dove è in grado di controllare il funzionamento dei geni aumentando (o diminuendo) la produzione delle proteine. Assegnista di ricerca presso l’Università di Perugia, Dipartimento di Medicina e Chirurgia, Sezione di Farmacologia.
I partecipanti a cui è stato somministrato 20-idrossiecdisone hanno mostrato un aumento significativo delle prestazioni e dell’ipertrofia muscolare rispetto ai controlli. Il meccanismo di questi effetti sembra essere associato alla capacità del 20-idrossiecdisone di interferire con i recettori β-estrogeni. L’estratto di radice di maral e il 20-idrossiecdisone sono attualmente legali;tuttavia, il 20-idrossiecdisone è stato recentemente incluso nell’elenco di monitoraggio della WADA [ 102 ]. T è sintetizzato de novo dal colesterolo attraverso diverse trasformazioni enzimatiche in cui il deidroepiandrosterone (DHEA) 1 , l’androstenediolo 2 e l’androstenedione 3 giocano un ruolo chiave (Figura 1). T può essere soggetto a ulteriori cambiamenti strutturali che portano alla produzione di diidrotestosterone 4 o estradiolo (Figura 1).
Il diabete steroideo è una patologia frequente, che si manifesta mediamente nel 20% (range %) delle persone trattate per periodi prolungati con terapia corticosteroidea; il rischio di sviluppare diabete è circa il doppio rispetto ai non trattati. La diversa incidenza in situazioni e persone diverse è legata alla patologia di base, alle dosi, modalità e via di somministrazione della terapia, alla durata del trattamento, all’età, al sovrappeso, alla familiarità per diabete. L’impatto assistenziale del diabete steroideo è legato all’ aumento dei ricoveri a motivo di complicanze acute specifiche mentre esistono pochi dati sulle complicanze specifiche croniche del diabete steroideo, in relazione anche ai periodi generalmente non lunghi di esposizione alla malattia.